Phishing – truffa per inganno

Phishing – truffa per inganno

Se hai ricevuto un messaggio di posta elettronica che ti ha indotto ad andare su un sito web, che presumi di conoscere, per inserire e inviare tuoi dati e credenziali, allora ti sei imbattutto sicuramente in un caso di phishing.

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Riportiamo di seguito la definizione data al Phishing su commissariatodips.it, impegnandoci a riportare sul nostro sito tutti i tentativi di phishing segnalati.

” E’ una particolare tipologia di truffa realizzata sulla rete Internet attraverso l’inganno degli utenti. Si concretizza principalmente attraverso messaggi di posta elettronica ingannevoli:

Attraverso una e-mail, solo apparentemente proveniente da istituti finanziari (banche o società emittenti di carte di credito) o da siti web che richiedono l’accesso previa registrazione (web-mail, e-commerce ecc.). Il messaggio invita, riferendo problemi di registrazione o di altra natura, a fornire i propri riservati dati di accesso al servizio. Solitamente nel messaggio, per rassicurare falsamente l’utente, è indicato un collegamento (link) che rimanda solo apparentemente al sito web dell’istituto di credito o del servizio a cui si è registrati. In realtà il sito a cui ci si collega è stato artatamente allestito identico a quello originale. Qualora l’utente inserisca i propri dati riservati, questi saranno nella disponibilità dei criminali.

Con la stessa finalità di carpire dati di accesso a servizi finanziari on-line o altri che richiedono una registrazione, un pericolo più subdolo arriva dall’utilizzo dei virus informatici. Le modalità di infezione sono diverse. La più diffusa è sempre il classico allegato al messaggio di posta elettronica; oltre i file con estensione .exe, i virus si diffondono celati da false fatture, contravvenzioni, avvisi di consegna pacchi, che giungono in formato .doc .pdf . Nel caso si tratti di un c.d. “financial malware” o di un “trojan banking”, il virus si attiverà per carpire dati finanziari. Altri tipi di virus si attivano allorquando sulla tastiera vengono inseriti “userid e password”, c.d. “keylogging”, in questo caso i criminali sono in possesso delle chiavi di accesso ai vostri account di posta elettronica o di e-commerce. “

dr_OCarrieri

Già Professore a c.t. di discipline informatiche presso la II Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di BARI per gli a.a. dal 2008-al 2012, il Dipartimento di Scienze Umane per l'a.a. 2013-2014 e di Scienze (Fac. di Farmacia) per l’a.a. 2016-2017 di Unibas. – Dal 2001 è consulente free lance e formatore per imprese e associazioni d'imprese, enti pubblici e privati nell’adozione e gestione delle TIC (tecnologie dell'informazione e della comunicazione) relativamente alle funzioni del marketing e della comunicazione digitale, produttività del personale ed automazione d’ufficio nell’ambito dell'organizzazione aziendale – Si occupa di social media strategy e attività di pubblicizzazione e comunicazione omnicanale prevalentemente nei settori della formazione e dell’agribusiness. - Attualmente è Vice Presidente della Lega Consumatori Basilicata e responsabile attività di comunicazione.